Ctenus hibernalis

Phoneutria fera possiede un veleno potente con un ricco cocktail di tossine in grado di causare gravi sintomi in coloro che incontra, piazzandosi tra i più velenosi della sua specie, un risultato attribuito al suo robusto arsenale predatorio per sopraffare la preda. Questa specie è principalmente notturna, cercando spesso rifugio nella folta vegetazione durante il giorno e mostrando una notevole agilità e velocità mentre caccia sotto il manto della notte.

I ragni di questo genere sono piuttosto pericolosi. Invece di tessere, si nascondono all'interno o nelle vicinanze delle case per depredare proattivamente con zanne velenose.

Ragno di dimensioni piuttosto grandi, raggiunge i 15 cm di legspan (lunghezza del corpo incluse le zampe). Il cefalotorace è di colore bruno chiaro e di forma ovale, maggiormente arrotondato anteriormente; ha una scanalatura longitudinale di colore nero da cui si dipartono linee radiali marrone scuro. Gli occhi, sporgenti nella pars cephalica, sono otto, frontalmente disposti nella configurazione 2-4-2 in file ricurve dall'alto verso il basso. I cheliceri hanno tre dentelli sul margine anteriore e cinque sul margine posteriore, sono di colore rosso-bruno, se il ragno è minacciato acquistano una tonalità più accesa. I pedipalpi, di colore nerastro, hanno la sezione tibiale particolarmente robusta sia sul margine laterale anteriore sia ventralmente. Le zampe, piuttosto lunghe in proporzione alla grandezza del corpo, hanno come formula: I, IV, II, III; le tibie, i metatarsi e i tarsi sono ricoperte da scopulae molto fitte. L'opistosoma dorsalmente è di colore marrone chiaro, attraversato da due linee in senso longitudinale di punti di colore più chiaro; ventralmente il colore varia dal marrone scuro al giallognolo; dalle filiere si dipartono linee radiali macchiettate di punti bianchi. L'epigino è di forma triangolare o quadrangolare con i lobi anteriori di forma convessa e il lobo posteriore ricurvo. Le spermateche sono di forma sferica e il dotto copulatorio appena sinuoso.

Il ragno errante (Cupiennius salei) è un aracnide appartenente alla famiglia Ctenidae dell'ordine Araneae. Questa specie fu descritta da Keyserling nel 1877. Secondo la descrizione originale, il nome specifico potrebbe essere un patronimico in onore del signor Sallé, un viaggiatore francese che raccolse il primo esemplare.

Caratterizzato da una tecnica di caccia dinamica, il cupiennius getazi è un predatore notturno che si affida ai suoi sensi acuti per catturare la preda. A differenza di coloro che tessono ragnatele, questa creatura caccia attivamente il suo ambiente di notte, utilizzando strutture pelose specializzate sulle zampe per rilevare le vibrazioni che segnalano la presenza di prede. Durante il giorno, si ritira in rifugi tra le piante, mantenendo un profilo basso rispetto alle minacce potenziali. Questa specie esemplifica la notevole adattabilità vista nel suo ambiente ecologico.

Cupiennius coccineus è decorato con un unico modello di colorazione che presenta un contrasto sorprendente tra la sua base tenue e i vivaci peli rossi sulle sue cheliceri. È noto per le sue attività notturne. Principalmente un predatore d'agguato, si affida alla sua visione impeccabile per individuare le prede, discernendo abilmente le minute vibrazioni attraverso i delicati peli sulle sue zampe. Nella sua fase giovanile, cupiennius coccineus consuma insetti più piccoli, passando a invertebrati più grandi man mano che matura. Il suo habitat è costituito da ambienti ricchi di vegetazione dove si mimetizza abilmente, fondendosi perfettamente con il fogliame per sfuggire ai predatori mentre naviga nel suo complesso ciclo di vita.

Il ragno saltatore muraiolo ( ragno saltatore muraiolo Menemerus semilimbatus ) è una delle migliaia di specie di ragno che salta. Le femmine hanno un corpo scuro con gambe marrone chiaro mentre i maschi hanno un colore marrone chiaro simile dappertutto, solo con gambe anteriori più grandi. Questi ragni si trovano nella maggior parte delle aree del mondo, comunemente vicino a case e giardini.

Il punteruolo del riso è uno degli insetti infestanti più noti in assoluto. Si tratta di una specie particolarmente fastidiosa, nota dai tempi degli antichi Romani. La sua azione, soprattutto ad opera delle larve, si concretizza nell'attacco di cereali, come mais, frumento, orzo, miglio e segale. Inoltre, il punteruolo del riso crea numerose muffe negli alimenti che attacca.

Tra le cavallette più belle d'Europa, la splendida decticelle presenta un corpo verde brillante, ornato da segni neri sulla testa, i lobi laterali del pronoto, i femori posteriori; è lungo da 19 a 26 mm nel maschio e da 21 a 30 mm nella femmina, il cui oscilloscopio leggermente curvo misura da 18 a 24 mm. Le tegmina sono molto corte nel maschio e completamente nascoste sotto il pronoto nella femmina.

La spinimana è un ragno dalle dimensioni non indifferenti, dai 10 mm dei maschi ai 30 mm di lunghezza delle femmine adulte. Includendo le zampe, può coprire una superficie di un diametro di circa 50 mm. Come suggerisce il nome volgare, il loro aspetto ricorda facilmente i ragni lupo, con una livrea leggermente pelosa molto decorata a striature radiali grigio-brune sull'addome e una banda nera centrale sullo stesso. Al centro del cefalotorace è presente un disegno delle stesse tonalità dell'addome, a forma di X, posto sulla sommità e terminante all'opistosoma. Un'importante differenza estetica dai ragni lupo è la composizione oculare: nella falsa licosa gli occhi sono più piccoli e più ristretti sulla parte frontale del corpo. È presente, in fase adulta, un forte dimorfismo sessuale. Il maschio è snello con arti molto lunghi; la femmina presenta invece zampe corte e un corpo più robusto.

Il coleottero dei tappeti è un insetto dal caratteristico aspetto a chiazze marroni, nere e bianche. Questa specie ha bisogno di pochissimo cibo per nutrirsi per cui è in grado di sopravvivere per lunghi periodi nei tappeti o nelle macchine da cucire. Può essere pericoloso per l’uomo in quanto in caso di infestazione può causare sintomi allergici.

La sfinge del convolvolo deve il suo nome comune alla pianta di cui si nutrono i suoi bruchi, il convovolo appunto, dai tipici fiori a forma di imbuto. Si tratta di un lepidottero che ha abitudini migratorie e che in Italia è possibile vedere in volo in autunno. Nei paesi tropicali il bruco della sfinge del convolvolo si nutre della patata dolce e ne compromette la coltivazione.

La sfinge dell'oleandro (Daphnis nerii (Linnaeus, 1758)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in Eurasia, Africa e Oceania.

La tegenaria è uno dei ragni più noti e comuni in Italia e in Europa. L’epiteto specifico domestica nel suo nome scientifico (Tegenaria domestica) indica che vive in prossimità dell’uomo. Si tratta di un ragno dal morso particolarmente velenoso che, però, non è in grado di scalfire la pelle umana e, per questo, risulta completamente innocuo per l'uomo.